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Protestas a nivel nacional no paran, #chiledespertó , Piñera con la pera.

Estado
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Maite Orsini: “In Cile lo Stato tortura e uccide innocenti. L’Italia ci aiuti a denunciare le violazioni”

L’appello della deputata di opposizione: “Basta repressione, chiediamo al presidente riforme strutturali contro le diseguglianze”

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PAOLO MASTROLILLIPUBBLICATO IL25 Ottobre 2019ULTIMA MODIFICA25 Ottobre 2019 14:10


INVIATO A SANTIAGO DEL CILE. «Miappello all’Italia affinché aiuti la riforma democratica del nostro Paese, denunciando le violazioni dei diritti umani avvenute a causa dello stato d’emergenza, per tenere alta la pressione sul governo e spingerlo al dialogo».

Maite Orsini è il personaggio più interessante della nuova generazione che guida la protesta in Cile, dove l’ex presidentessa Bachelet ha inviato una missione Onu per indagare gli abusi delle forze dell’ordine. Di origini italiane, Maie ha 31 anni ed è stata una famosa attrice e modella. Però ha anche studiato, si è laureata in legge alla Universidad Finnis Terrae, è diventata assistente professoressa di diritto penale e avvocatessa. Poi è stata eletta deputata nel Distrito 9 della Región Metropolitana de Santiago, tra i più votati dell’attuale legislatura. Appartiene a Revolución Democrática, partito chiave del Frente Amplio, che ormai punta a conquistare la Moneda scalzando l’establishment di destra e di sinistra.

Cosa ne pensa delle proteste?
«Mostrano qualcosa che era già evidente: la disuguaglianza in Cile è strutturale. La neoliberizzazione, dai Chicago Boys a Piñera, è stata un esperimento realizzato a spese dei diritti, e oggi crolla completamente. Qui in Cile la disuguaglianza rende precario ogni aspetto della vita quotidiana. Trasforma in beni di consumo o privilegi quelli che dovrebbero essere diritti sociali di base, come l’accesso alla salute, l'istruzione (andare all'università costa più che in qualsiasi altro Paese dell'America Latina), le pensioni, che sono al di sotto della soglia di povertà. Persino l’acqua. In Cile il salario minimo non è sufficiente per vivere. Ciò che è accaduto con le proteste per l’aumento di 30 pesos della metropolitana è ben sintetizzato da questo slogan: “Non sono i 30 pesos, sono i 30 anni”, di abusi. I giovani che hanno saltato i tornelli della metro lo hanno fatto come gesto di disobbedienza civile, per protestare contro i salari precari dei loro genitori, le misere pensioni dei nonni, la sanità inadeguata. Nel sistema pubblico cileno le liste d’attesa sono così lunghe, che una malattia grave significa la fine perché muori prima di essere operato. Tutto è stato privatizzato, il mercato invade le nostre vite. E tutto è molto costoso. Questa mobilitazione ha colto il malcontento, perciò nessuno è rimasto indifferente».

Volete le dimissioni di Piñera?
«Chiediamo al presidente che produca risultati politici specifici, non le briciole fornite finora. Le dimissioni che vogliamo sono quelle di Andrés Chadwick, ministro dell’Interno, politicamente responsabile delle forze dell’ordine che oggi in Cile reprimono, torturano e sparano ai cittadini. Ci sono notizie di violenze sessuali contro le donne arrestate, è urgente assumersi le responsabilità politiche».

Quali soluzioni vorreste per il futuro del Cile?


«Cambiamenti strutturali, che attacchino il problema alla radice. Di fronte alle proteste, la risposta del governo è stata la repressione. Dal 1987 non c’era più stato il coprifuoco. Sono morte almeno 18 persone, e 269 ferite. Dico almeno, perché gli stessi medici denunciano la differenza tra ciò che vedono nei pronto soccorso, e le informazioni ufficiali. Sono stati segnalati casi di tortura, e presentate almeno 30 denunce giudiziarie dal’'Istituto nazionale per i diritti umani. Il Frente Amplio lo ha ripetuto più volte: la militarizzazione non è una soluzione, avere di nuovo i soldati nelle strade ci riporta ai giorni bui. È urgente che ciò finisca, insieme alle violenze della polizia. Il Frente Amplio sta promuovendo l’agenda “No Más Abusos”, che pone al centro la dignità umana. L’abbiamo consegnata al governo. Contiene proposte concrete, con costi e scadenze precise, per risolvere questioni urgenti come le pensioni, l’accesso alla sanità, il prezzo del trasporto pubblico, anche questo uno dei più cari dell’America Latina, e la riduzione dell’orario di lavoro a 40 ore settimanali. Sono tutte proposte realizzabili. Il modello cileno non va più, il Paese può cambiare e tutti lo sanno».


In che modo l’Italia può aiutare la transizione?
«Diffondendo le violazioni dei diritti umani che si verificano nello stato d’emergenza e nel coprifuoco. Sparano a persone innocenti, ci sono almeno 376 feriti e 5 persone uccise per mano dello Stato. Ci sono accuse di tortura, un livello di repressione che non vedevamo dalla dittatura. Chiediamo che finisca subito. Bisogna smilitarizzare con urgenza le strade e frenare la violenza con cui la polizia attacca i manifestanti. È vitale che non solo l’Italia, ma l’intera comunità internazionale aiuti a rendere visibile ciò che sta accadendo oggi in Cile: da un lato, c’è il cittadino che si sveglia e fa richieste indispensabili; dall’altro, le violazioni dei diritti umani, che devono cessare».


https://www.lastampa.it/esteri/2019...i-aiuti-a-denunciare-le-violazioni-1.37788375

Cada supuesto ''muerto por manifestarse'' se debería mostrar con nombre y vídeos donde sale manifestándose pacíficamente y es atacado por los verdes sin justificación. Les encanta hablar en plural desinformando todo.
 



Maite Orsini: “In Cile lo Stato tortura e uccide innocenti. L’Italia ci aiuti a denunciare le violazioni”

L’appello della deputata di opposizione: “Basta repressione, chiediamo al presidente riforme strutturali contro le diseguglianze”

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PAOLO MASTROLILLIPUBBLICATO IL25 Ottobre 2019ULTIMA MODIFICA25 Ottobre 2019 14:10


INVIATO A SANTIAGO DEL CILE. «Miappello all’Italia affinché aiuti la riforma democratica del nostro Paese, denunciando le violazioni dei diritti umani avvenute a causa dello stato d’emergenza, per tenere alta la pressione sul governo e spingerlo al dialogo».

Maite Orsini è il personaggio più interessante della nuova generazione che guida la protesta in Cile, dove l’ex presidentessa Bachelet ha inviato una missione Onu per indagare gli abusi delle forze dell’ordine. Di origini italiane, Maie ha 31 anni ed è stata una famosa attrice e modella. Però ha anche studiato, si è laureata in legge alla Universidad Finnis Terrae, è diventata assistente professoressa di diritto penale e avvocatessa. Poi è stata eletta deputata nel Distrito 9 della Región Metropolitana de Santiago, tra i più votati dell’attuale legislatura. Appartiene a Revolución Democrática, partito chiave del Frente Amplio, che ormai punta a conquistare la Moneda scalzando l’establishment di destra e di sinistra.

Cosa ne pensa delle proteste?
«Mostrano qualcosa che era già evidente: la disuguaglianza in Cile è strutturale. La neoliberizzazione, dai Chicago Boys a Piñera, è stata un esperimento realizzato a spese dei diritti, e oggi crolla completamente. Qui in Cile la disuguaglianza rende precario ogni aspetto della vita quotidiana. Trasforma in beni di consumo o privilegi quelli che dovrebbero essere diritti sociali di base, come l’accesso alla salute, l'istruzione (andare all'università costa più che in qualsiasi altro Paese dell'America Latina), le pensioni, che sono al di sotto della soglia di povertà. Persino l’acqua. In Cile il salario minimo non è sufficiente per vivere. Ciò che è accaduto con le proteste per l’aumento di 30 pesos della metropolitana è ben sintetizzato da questo slogan: “Non sono i 30 pesos, sono i 30 anni”, di abusi. I giovani che hanno saltato i tornelli della metro lo hanno fatto come gesto di disobbedienza civile, per protestare contro i salari precari dei loro genitori, le misere pensioni dei nonni, la sanità inadeguata. Nel sistema pubblico cileno le liste d’attesa sono così lunghe, che una malattia grave significa la fine perché muori prima di essere operato. Tutto è stato privatizzato, il mercato invade le nostre vite. E tutto è molto costoso. Questa mobilitazione ha colto il malcontento, perciò nessuno è rimasto indifferente».

Volete le dimissioni di Piñera?
«Chiediamo al presidente che produca risultati politici specifici, non le briciole fornite finora. Le dimissioni che vogliamo sono quelle di Andrés Chadwick, ministro dell’Interno, politicamente responsabile delle forze dell’ordine che oggi in Cile reprimono, torturano e sparano ai cittadini. Ci sono notizie di violenze sessuali contro le donne arrestate, è urgente assumersi le responsabilità politiche».

Quali soluzioni vorreste per il futuro del Cile?


«Cambiamenti strutturali, che attacchino il problema alla radice. Di fronte alle proteste, la risposta del governo è stata la repressione. Dal 1987 non c’era più stato il coprifuoco. Sono morte almeno 18 persone, e 269 ferite. Dico almeno, perché gli stessi medici denunciano la differenza tra ciò che vedono nei pronto soccorso, e le informazioni ufficiali. Sono stati segnalati casi di tortura, e presentate almeno 30 denunce giudiziarie dal’'Istituto nazionale per i diritti umani. Il Frente Amplio lo ha ripetuto più volte: la militarizzazione non è una soluzione, avere di nuovo i soldati nelle strade ci riporta ai giorni bui. È urgente che ciò finisca, insieme alle violenze della polizia. Il Frente Amplio sta promuovendo l’agenda “No Más Abusos”, che pone al centro la dignità umana. L’abbiamo consegnata al governo. Contiene proposte concrete, con costi e scadenze precise, per risolvere questioni urgenti come le pensioni, l’accesso alla sanità, il prezzo del trasporto pubblico, anche questo uno dei più cari dell’America Latina, e la riduzione dell’orario di lavoro a 40 ore settimanali. Sono tutte proposte realizzabili. Il modello cileno non va più, il Paese può cambiare e tutti lo sanno».


In che modo l’Italia può aiutare la transizione?
«Diffondendo le violazioni dei diritti umani che si verificano nello stato d’emergenza e nel coprifuoco. Sparano a persone innocenti, ci sono almeno 376 feriti e 5 persone uccise per mano dello Stato. Ci sono accuse di tortura, un livello di repressione che non vedevamo dalla dittatura. Chiediamo che finisca subito. Bisogna smilitarizzare con urgenza le strade e frenare la violenza con cui la polizia attacca i manifestanti. È vitale che non solo l’Italia, ma l’intera comunità internazionale aiuti a rendere visibile ciò che sta accadendo oggi in Cile: da un lato, c’è il cittadino che si sveglia e fa richieste indispensabili; dall’altro, le violazioni dei diritti umani, che devono cessare».


https://www.lastampa.it/esteri/2019...i-aiuti-a-denunciare-le-violazioni-1.37788375


La misma que se dio vuelta en una bote con su par Jorge Brito en una de las zonas asediadas por las FARC, Capurganá, en Colombia.

https://www.emol.com/noticias/Nacio...aite-Orsini-y-Jorge-Brito-tras-accidente.html

https://www.tripadvisor.com/ShowTop..._in_Capurgana-Capurgana_Choco_Department.html

https://www.semana.com/noticias/not...s-45-muertos-violenta-arremetida-farc/40629-3
 
Parece que el protagonista del tongo de lis pacos disparandole balines a un observador de ddhh es un ex frentista, trabajo para gendarmería y estuvo metido en los sobresueldos


 
Última edición:
Paro-Marcha-Paro-Marcha.......
Que sueldo estará cobrando la gente a fin de noviembre???
Cuánto más aguanta este pobre país funcionando al 40%?
Ayer mi esposa hablaba con una amiga que tiene un hotel en Viña, están de muerte porque este año ha sido malo, pero desde que comenzaron las movilizaciones el teléfono para lo único que suena es para cancelar reservas.
Feliz navidad se viene :santa:
 
Puta que es aweona la Camila Vallejo Dowling siempre pensé que en el segundo apellido tiene 3 letras demás, se debería llamar "Camila Vallejo Down"

Le revise su Twitter y lo único que hace es llorar por la ''violason a deresho umanoh en la marshaz'' (weas estupidas porque si una turba de flaites culiaos no empieza a tirar piedras es muy poco probable que los repriman)

No le vi 1 solo tweet de lamento real en contra de los empresarios pyme que perdieron casi todo, puras weas de cartón.
 
La izquierda y mov asdhfgh no tienen minas ricas wom, puros refrigeradores culiaos, y aún asi, son entera maracas, pslp ctm, les suben el ego a esos adefesios hijas de bubalon.


Igual, he visto algunas pikas a anarco bastante potables, les daría todo el rato, como buen joven facho pobre, usaría la constitución como preservativo y la canción de mi general como ambiente, asi las convirtiria al lado luminoso.

Ando medio weon con esto, me devuelvo al sobre.
 
Estos zurdos aún no asumen la derrota electoral.

Diputado Marcelo Schilling (PS) propone adelantar comicios presidenciales y parlamentarios en respuesta al estallido social

La tarde de este martes, el diputado Marcelo Schilling (PS) propuso adelantar las elecciones presidenciales y parlamentarias, agendadas para 2021, con el objetivo que la ciudadanía tome la palabra y elija nuevos representantes.

Lo anterior, en el marco de la crisis social y política que atraviesa el país, lo que derivó en un Estado de Emergencia con toque de queda que dejó violaciones a los Derechos Humanos y protestas que continúan pese a las acciones que ha tomado el Gobierno.


“Aquí se quiere buscar una solución política y hay dos alternativas”, dijo Schilling.
“Una es la asamblea constituyente y la otra es que el Presidente y el Congreso anticipen elecciones y devolvamos la palabra al pueblo y que el pueblo elija las nuevas autoridades”, señaló.

En línea con la agenda social propuesta por el presidente Sebastián Piñera, la Sala de la Cámara votará durante la mañana del miércoles el mecanismo transitorio que congela las tarifas eléctricas.

Este martes, en tanto, los diputados aprobaron el proyecto de seguro
para enfermedades catastróficas.

Según indicó esta tarde el ministro del Interior, Gonzalo Blumel, el Gobierno enviará la próxima semana al Congreso el proyecto que consagra en $350 mil el ingreso mínimo.

Hasta la tarde del lunes, Blumel vigilaba el diálogo entre La Moneda y el Parlamento en su cargo de ministro secretario general de la Presidencia, el que dejó para reemplazar a Andrés Chadwick.

https://www.biobiochile.cl/noticias...tarios-en-respuesta-al-estallido-social.shtml

 
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